Vincent Puren con i suoi lavori dall’effetto incompiuto, ci racconta la sua visione dell’erotismo in connessione con la natura e il ricordo del suo passato.
Un primitivismo di linee che si intersecano tra loro: corpi di uomini che manifestano una forte carica sessuale, sono i soggetti che Vincent Puren illustra. Tratti non finiti, macchie di colore presi da una vasta palette che energicamente esalta la figura. Un erotismo fisico ma sopratutto mentale, ricordi del passato più libero ed eccitante di quello che adesso sembra essere chiuso in una bolla digitale. Questo è ciò che Vincent racconta attraverso la sua arte.
Come e quando hai iniziato a dedicarti all’arte?
Sono nato e cresciuto a Parigi. Oggi vivo e lavoro a Clichy, una città vicino alla capitale. Creare è sempre stato necessario… Sono stato un grafico per molti anni e ora sono un artista a tempo pieno.
Cosa ti eccita di più della tua arte?
Fare arte è un modo per trasferire la mia storia, i miei desideri, la mia fantasia e mescolarli per farli vivere più a lungo che nel mio ricordo.
Voglio mostrare che ogni cosa o momento banale può essere straordinariamente intenso.
È solo il modo in cui osserviamo e il tempo che ci prendiamo per guardare le cose. Oggi tutto va troppo veloce… Devo rallentare e creare.
Che importanza ha l’erotismo nella tua arte?
Erotismo e sensualità fanno entrambi parte del mio lavoro.
A volte penso che il ricordo di un momento erotico sia più intenso del momento reale.
Facendo arte voglio farlo durare il più a lungo nella mia mente e condividere quelle fantasie con le persone le rende più reali, più vere! Spero che possa risvegliare qualche ricordo o qualche fantasia nello spettatore.
Puoi parlarci un po’ delle posizioni che assumono i tuoi soggetti? Da dove trai ispirazione?
Mi piace mostrare che alcuni dettagli, alcune parti del corpo e alcuni momenti possono essere molto erotici anche se non te li perdi. Bisogna solo restare sempre con gli occhi aperti per catturarli. È stato necessario esercitarsi perché a volte è un momento molto breve.
L’erotismo può essere visto in una rissa, la sensualità può essere quando guardi un ragazzo che si toglie la maglietta.
Uso alcune delle mie foto ma utilizzo anche parti d’immagini trovate su Internet.
I tuoi lavori sembrano avere quella sensazione d’incompiuto, perché questa scelta?
Mi piace quando i disegni o i dipinti sembrano incompiuti. Significa che puoi provare a finirlo pensando. Quindi non c’è solo un dipinto ma tanti quanti le persone che lo guardano.
Ed è anche per me un modo per dipingere il movimento del tempo. Quello che vedi sta per apparire o sta per scomparire?
Ci parli del tuo progetto artistico “Cruising”?
Ho 50 anni e sono un po’ nostalgico di quelle zone di cruising che ho conosciuto quando ero più giovane. Oggi la maggior parte delle persone si incontra utilizzando un’app. Prima di allora dovevi uscire e incontrare persone. Quei luoghi erano nascosti e il più delle volte tranquilli e molto intensi allo stesso tempo.
Molta elettricità, di sessualità, volava nell’aria. Ora è più: mandami un’altra foto!
Quindi volevo in quel Cruising Area Project condividere i sentimenti di quell’intensità elettrica e sessuale che ricordavo.
Sesso e natura sono per te due temi fondamentali. Ci spieghi il tuo pensiero e il collegamento che trovano nella tua arte?
I contatti umani sono necessari per me. Toccare qualcuno è molto importante. È fondamentale. Come lo è la natura per l’essere umano… E a essere onesti, fare l’amore all’aperto è per me più intenso che in una stanza.
Dove trascorrerai l’estate?
Sono stato in California lo scorso inverno, quindi starò a Parigi quest’estate.